La tonnara di Torretta-Granitola è stata una delle più floride e importanti del Mediterraneo. Il tonno che veniva pescato era il più grosso perché giungeva alla fine del suo migrare. Il lavoro dei tonnarotti iniziava in aprile quando venivano poste in mare una serie di reti che potevano raggiungere anche i 4 o 5 km a formare la varie camere e, data la loro disposizione, inducevano i tonni ad addentrarsi sempre più nelle maglie interne fino ad arrivare alla cosiddetta "camera della morte". In maggio, dalle tonnare, partivano le barche, una sorta di chiatte, che agli ordini del Rais partecipavano alla mattanza. Questa veniva compiuta accerchiando le reti e tirandone poco a poco sulle barche i lembi esterni finché affioravano i tonni che venivano presi dalle barche con degli arpioni che causavano la perdita del sangue dei pesci. Questo tipo di pesca va scomparendo a causa della diminuzione della popolazione ittica dei tonni a causa dell'inquinamento crescente del mare, ma soprattutto a causa della pesca di tipo industriale che intercetta i banchi di tonni molto prima che questi si avvicinino alle zone costiere.