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Le fortificazioni

Il tratto meglio conservato delle muraglie arcaiche di Selinunte è il muraglione di terrazzamento a gradoni, realizzato, tra il 560 e il 540 a. C. sul lato est della collina dell'acropoli, per ampliare e sorreggere la terrazza dei templi C e D, sopra il quale sorse una grande stoà a L che delimitava il lato est del temenos. Dopo la distruzione del 409 a.C. accanto a questo muraglione vennero edificati, utilizzando i materiali provenienti dalle abitazioni poste all'esterno del loro tracciato, le nuove mura che ancora oggi cingono l'acropoli, seguendo l'andamento della collina e tagliando il tessuto urbano preesistente. Al limite nord dell'acropoli, sull'asse della plateia nord-sud, venne aperta una porta (porta nord), con chiusura a ventaglio apribile verso l'esterno, più tardi rafforzata da un muro con due simmetriche torri terminali a pianta rettangolare simili a quelle realizzate lungo il lato ovest dell'acropoli.Su questo rafforzamento era possibile collocare le catapulte nuovissime armi di invenzione dionigiana. Tale fortificazione alla fine del IV secolo a. C. venne sostituita da uno dei più straordinari complessi difensivi del mondo antico. Sull'istimo tra la collina di Manuzza e quella dell'acropoli, già occupato dagli isolati urbani che dalla via f proseguono sul colle di Manuzza, venne realizzato un fossato divisorio. Mentre appena all'esterno della porta nord una lunga galleria coperta, parallela al muro settentrionale del bastione dell'acropoli e collegata tramite porte ad arco al fossato scavato tra le due colline, permetteva rapide sortite alle truppe in caso di assedio già prima che il nemico si avvicinasse. Un tipo di fortezza, questa selinuntina, realizzata grazie al diffuso progredire della poliorcetica greca, basato sulla tattica delle sortite rapide, sull'invenzione della catapulta e dell'arma a lunga gettata. A questo scopo serviva l'alta struttura a tre piani che completava la galleria dove prendevano posto gli arceri. A protezione della galleria erano una serie di casematte, i bastioni, i due grossi torrioni avamposti a testata semicircolare eretti ad est e ad ovest della galleria, il cosiddetto passaggio segreto ad ovest delle fortificazioni, il fossato avamposto al torrione settentrionale, il fossato utilizzato per le sortite e il proteichisma lungo le mura est vero e proprio pendant della galleria coperta posta ad occidente. Tutto il sistema difensivo-offensivo della porta nord è un mirabile esempio di poliorcetica paragonabile al famoso Castello Eurialo di Siracusa considerato l'opera militare più complessa e geniale della antichità.






Mura di fortificazioni sul lato est

Fortificazioni settentrionali

 

Torrione circolare della fortificazione nord

Ricostruzione delle fortificazione settentrionali