Selinunte
fu l'unica città greca di Sicilia che adornò i propri templi con sculture in
pietra: le famose metope. Sono note altre sculture, in pietra o in marmo,
reperite in varie città della Sicilia greca; non risulta però che siano state
destinate alla decorazione templare. E non si tratta, a Selinunte, di un fatto
sporadico o limitato ad un solo periodo (come a Pesto per l'età arcaica) ma di
una costante che accompagna la vita di questa prestigiosa città dal suo sorgere
alla fine; e non a quella segnata dalla distruzione del 409, ma alla sua
estinzione definitiva, databile alla metà del III secolo a. C. con la fine della
prima guerra punica. Si indaga sui motivi di questa particolarità, ma la ricerca
appare fin qui vana. Sembra praticamente impossibile penetrare nel profondo
dell'anima di chi all'inizio concepì, diresse e mise in atto una produzione
artistica durata, come si è detto, fino a quando si estinse l'ultima espressione
di vita. Si può dire che la
scultura sia stata la più immediata e continua manifestazione della vitalità di
Selinunte.