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Il megaron

(580 a.C.)

Oltrepassata la grande strada est-ovest si incontra il temenos più importante della città. Qui, a pochi metri del monumentale tempio C, sorgono le rovine di un sacello rettangolare, di 17,85 m. x 5,31 m., costruito con muri pieni rialzati su uno zoccolo costituito da tre file di conci di tufo bugnati. L'edificio sacro presenta l'ingresso ad est tramite il quale si accede alla cella, dalle dimensioni molto allungate (9,10m.), con al centro due basi per le colonne lignee che in origine sostenevano il tetto. La cella comunica con un aditon originariamente posto all'estremità ovest dell'edificio al quale, in seguito, venne aggiunto un altro ambiente non comunicante, utilizzato in età punica come deposito di munizioni per catapulte e macchine belliche. Il megaron, di chiara origine arcaica decorato con pregevoli terracotte architettoniche, è databile al 580 a.C. circa, tuttavia si può confrontare con il tempio El, sorto alla fine del VIl secolo a.C., grazie a quella conservatività delle forme diffusa tra le colonie greche di Sicilia.